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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

C'era una volta. Ricordi di vita di Aiello Calabro. I tagli del bosco Faeto negli anni '40

Negli anni 40 ad Aiello avvenivano i tagli del bosco, che veniva diradato mediante accertamenti tecnici da parte del Corpo Forestale dello Stato che curava la maturità delle piante procedendo, quindi, alla sfaccettatura ai piedi dell'albero stesso per apporre poi la numerazione e la martellatura. Il Comune - guidato dal sindaco Peppe Iacucci - provvedeva a indire l'asta invitando le ditte specializzate, indicate dalla stessa forestale, e il giorno in cui veniva fissata la data, il paese era tutto in festa perché quell'avvenimento apriva prospettive di occupazione soprattutto per i lavori che l'amministrazione popolare si proponeva di fare, creando opere, con l'incasso della vendita del bosco. Il vecchio Casellone La ditta Libero Dei, di Villa S. Giovanni, si aggiudicò l'asta più importante di quegli anni, appunto perché il taglio comprendeva una vastissima estensione boschiva che andava dal Fajto,  passando per il Casellone, per il Tardo, giungendo su

Angelo Manetti, il navigatore calabrese sulle navi portoghesi e di Cristoforo Colombo

di Giuseppe Pisano Forse nessun altro uomo al mondo prima di lui ha intrapreso esplorazioni geografiche tanto estese, dalle cosiddette Indie Orientali a quelle Occidentali e per giunta insieme ai grandi esploratori della terra come Cristoforo Colombo e Vasco da Gama. Si tratta di Angelo Manetti (o Manetto o Manetta), proveniente dal paese di Aiello Calabro, il quale rimane ancora oggi un personaggio del tutto sconosciuto. Notizie su questo misterioso navigatore calabrese si ritrovano su un testo datato 1770 scritto dall’abate umbro Cesare Orlandi il quale afferma di ricavare da un antico manoscritto la notizia che il nostro conterraneo Manetti fece parte dell’importantissima spedizione marittima portoghese che portò, nel 1498, alla scoperta delle cosiddette “Indie Orientali”, fino a Calcutta. L’Oceano Indiano aveva avuto, durante tutto il Medioevo, contatti difficili con il Mediterraneo, perché bisognava superare la barriera musulmana, attraversare l’Egitto o le zone desertiche inospit